Come Pescare l’ Anguilla

Vediamo come possiamo pescare l’ anguilla europea, il pesce ha una forma tubolare, molto viscido perchè avvolto da una sostanza mucosa, ha una pinna dorsale che si unisce alla pinna caudale ed anale che è più lunga della pinna dorsale,i colori cambiano con le fasi vitali, il dorso è bruno mentre il ventre di colore giallo per le specie di acque interne, per la specie marina o per chi si appresta ad affrontare una lunga migrazione, nero sopra e ventre argentato sotto, occhi piccoli.

Ha una mandibola più sporgente della mascella, la femmina può raggiongere anche i 3 kg di peso, generalmente frequenta posti con correnti deboli o assenti, i maschi che amano stazionare in acque salmastre non risalgono le correnti come fanno abbitualmente le femmine, se andremo a pescare l’ anguilla europea da adesso subito la riconosceremo.

Riproduzione

Ha un ciclo riproduttivo estremamente complesso, da poco infatti ne abbiamo le conoscenze, è un migratore, tutte le anguille nascono e si riproducono nel mar dei sargassi, gli esemplari sessualmente maturi, cominciano la loro migrazione dalle acque salmastri o acque dolci, dove abitualmente risiedono.

Le specie che vivono in laghi o stagni chiusi, grazie all’ istinto riproduttivo molto forte, strisciano come serpenti per raggiungere i fiumi o il mare più vicino, questo avviene di notte ed in presenza di piogge o di erba bagnata dalla rugiada, questo per evitare la disidratazione del pesce, essendo un pesce particolarmente ostile alla luce, quando effettua questo tipo di migrazione lo fa anche in assenza di luce.

Nel mare subiscono dei cambiamenti rilevanti, come ad esempio l’ aumento delle dimensioni degli occhi, l’ apparato digerente si degenera in quanto nella migrazione smette di nutrirsi, non conosciamo precisamente i percorsi che effettua, ma sappiamo che non sono dei forti nuotatori, raggiungono l’ Oceano Atlantico dove morirà dopo aver deposto le uova.

Quando le uova si schiudono hanno una forma fogliforme, il cucciolo “leptocefalo” comincia il viaggio verso l’ europa impiegando circa 3 anni, a differenza dei salmoni non va nel luogo preciso da dove proveniva la madre, arrivando a destinazione allo stadio di “cieca”.

Alimentazione

Affindandosi molto del proprio olfatto, caccia nella notte quando l’ acqua e molto torbida anche in condizioni di luna piena, nutrendosi di prede sia morte che vive.

Pescare l’ anguilla

E’ possibile cattrarla con vari tipi di reti e nasse, tra i più antichi metodi di cattura troviamo una lenza senza ami innescati con una corona di lombrichi, la lenza si lega ad una canna e la si poggia su un cavalletto lasciando la canna in equilibrio, leghiamo un piombo alla lenza tenendola in tensione, quando l’ anguilla abboccherà basta tirarla fuori dall’ acqua e la troveremo ancora attaccata ai lombrichi.

Un altro semplice sistema è quello di creare sul fondo delle fascine, sono luoghi di rifugio ideali per le anguille, al momento del ritiro di queste fascine, se lo faremo con cura e senza scossoni troveremo le anguille.

Una piccola attenzione da porre e alla emoittiotossina, è una proteina tossica presente nel sangue dell’ anguilla, nel caso la si sventra se viene a contatto con delle ferite ha un’ azione emolitica, comunque questa proteina rimane termolabile, si neutralizza col calore.

Pericoli

L’ anguilla è registrata presso l’ IUCN “Unione internazionale per la conservazione della natura” nella categoria di specie con pericolo critico, sarebbe esattamente sotto all’ estinzione dalla natura, infatti questa specie non è allevabile in cattività per ripopolare la specie, forse solo catturando le giovani creature quando tornano dalla loro migrazione, questo è dovuto al loro modo di riprodursi e le cause principali della loro estinzione non è dovuta all’ inquinamento, “è una specie poco sensibile all’ inquinamento“, ma dal fatto che viene pescata massivamente, catturando anche i cuccioli per popolare luoghi di allevamento.