Una delle epidemie più antiche della storia conosciute è senza dubbio “la peste di Giustiniano“. Nel momento in cui l’ impero bizantino era nel massimo del suo splendore crescendo rigoglioso, ecco che “sembrerebbe dall’ oriente” un virus si fa largo a Costantinopoli.

Costantinopoli era una città di 800 mila persone come base di partenza che aprì le strade verso tutto l’ impero, contando oltre 4.000.000 di morti, lo stesso Giustiniano fu contagiato riuscendo poi a guarire.

Il virus si diffuse molto velocemente e con esso la paura e l’ isteria tra la popolazione di tutto l’ impero, una pandemia che ridusse l’ impero del 40% dei suoi abitanti lasciando un impatto economicamente catastrofico sulla popolazione.

Nel culmine dell’ epidemia uno storico bizantino, “Procopio di Cesarea“, riporta che nella sola costantinopoli vi erano 10.000 morti al giorno, tuttavia secondo gli storici moderni, i dati sembrerebbero gonfiati dal clima di terrore che si viveva all’ epoca asserendo che erano 5000 i decessi quotidiani.

Vi erano cosi tanti morti che non sapevano dove seppellire i cadaveri, lasciandoli all’ aperto favorendo dunque la diffusione dell’ epidemia.

Uno studio del 2014 ha dimostrato che questa pandemia fu causata dallo stesso agente patogeno della peste nera, ma appartenente ad un ceppo diverso che tutt’ oggi fortunatamente risulta estinto.

Questa è da considerare una descrizione generale, per avere maggiori informazioni a riguardo suggeriamo di consultare il sito dell’ OMS