Il corona virus (Covid-19) appartiene ad una vasta famiglia gli virus noti per causare malattie comuni che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi quali (MERS) e (SARS).

Sono RNA a filamento positivo, visti al microscopio hanno un’ aspetto simile ad una corona, questi virus furono  identificati la prima volta negli anni 60, sono noti per infettare alcuni animali e gli essere umani, attaccando le cellule epiteliali gastrointestinali e del tratto respiratorio.

Fino ad oggi i “Corona Virus” che hanno dimostrato ostilità nei confronti degli essere umani sono sette e si dividono in:

Betacoronavirus e Alphacoronavirus

MERS-CoV – 2019-nCoV – SARS-CoV – HCoV-OC43 – HCoV-HKU1 – HCoV-229E – HCoV-NL63

Responsabili sia di infezioni gravi del tratto respiratorio, ma anche causa dei comunissimi raffreddori.

Ma cos’è un nuovo coronavirus?

Quando parliamo di un nuovo coronavirus, si parla di un virus che non è mai stato identificato nell’ essere umano,  non si ha quindi “all’ inizio” conoscenza dei periodi di incubazione e modalità di contagio, sta poi ai ricercatori capire come debellare l’ eventuale “nuova minaccia“.

Il genere umano nella sua storia spesso si è ritrovato ad affrontare più specie di virus, negli ultimi anni l’ organizzazione che si occupa della designazione e della denominazione dei virus, “tramite pool di scenziati” ovvero indica e classifica i virus in: specie, famiglia, e genere: “International Committee on Taxonomy of Viruses ICTV”.

Come potete leggere nel documento scaricabile secondo un pool di scienziati a causare questa nuova epidemia (CoVId-19), sarebbe un virus “fratello” della precedente sars (SARS-CoVs), e l’ 11 – febbraio-2020, Tedros Adhanom Ghebreyesus in un briefing con la stampa annuncia che la malattia provocata dal nuovo coronavirus si chiama: CoVId-19, “co = corona – VI=virus – D=disease – 19= l’anno in cui si  manifestata la malattia.

Ma quali sono i sintomi? quando mi devo preoccupare?

Esistono vari sintomi che possono farci sospettare di aver contratto il (CoVID-19), alcuni pazienti lamentano dolori muscolari, diarrea, tosse secca, stanchezza, febbre, naso ce cola, congestione nasale, mal di gola, solitamente sono leggeri ed iniziano gradualmente, quest’ infezione può causare polmoniti, insufficenza renale, sindrome respiratoria acuta grave, anche la morte.

La pericolosità di questo virus, sta nel fatto che molti si ammalano senza avere alcun sintomo, restando dunque “untori inconsapevoli”, nei bambini e ei giovani adulti i sintomi sono lievi e ad oggi circa una persona su cinque si ammala gravemente presentando difficoltà respiratorie da richiedere intervento ospedaliero.

Le persone che  sono soggette ad avere i sintomi più gravi sono quelle che presentano già delle problematiche, ad esempio anziani con ipertensioni, problemi cardiaci, pazienti immunodepressi e diabetici.

Il tempo di incubazione rappresenta il periodo che intercorre dal contagio alla manifestazione dei primi sintomi, che attualmente è stimato dai 2 e 14 giorni, con modalità di trasmissione tramite un contatto stretto con la persona contagiata, è dunque ampiamente consigliato rimanere a distanza con l’ interlocutore, evitare il contatto fisico (abbracci, strette di mano), sanificare e disinfettare le mani evitando in ogni caso di avvicinarle alla bocca naso e occhi.

Ma come si diffonde il virus?

Essendo un virus che attacca le vie respiratorie, si diffonde tramite il contatto con le persone infette, quando esse tossiscono, soffiano il naso, o starnutiscono, possono rilasciare nell’ aria microgoccioline di saliva che trasportano il virus, ecco perche è fondamentale che le persone ammalate applicano le misure di igene, lavarsi continuamente le mani, tossire nei fazzoletti e disinfettare con soluzioni alcoliche le mani.

Tuttavia attualmente le ricerche indicano che il virus può sopravvivere alcune ore sulle superfici, “notizia preliminare stanno ancora ricercando”, per annullare la capacita di infettare del virus, basta l’ utilizzo di semplici disinfettanti che contengano (alcol “etanolo”) al 70% co con cloro 0,1% “la candeggina”, ricordandosi sempre di pulire le zone e gli oggetti che usiamo frequentemente. (cellulari, tavolini chiavi ecc ecc)

Gli animali sono contaggiosi?

Sono numerosi i corona virus conosciuti che circolano negli animali, tuttavia nessuno di essi ha ancora infettato gli umani con l’ aumentare ed il miglioramento dei controlli è probabile che vengano identificati altri virus, in passato sono stati identificatenel 2012 trasmissioni in Arabia dai dromedari agli umani  del “MERS-CoV”, mentre nel 2002 in cina il “SARS-CoV” fu trasmesso dagli zibetti agli essere umani, le “ipotesi” dicono che il novo “CoVID-19” proviene da una fonte animale non ancora identificata.

Il mio animale da compagnia potrebbe allora contaggiarmi?

La chiave è sempre la stessa, dopo aver avuto contatti con gli animali da compagnia “cani o gatti“, lavatevi con soluzioni alcoliche come sopra riportato, non vi sono evidenze scientifiche che indicano che tali animali, hanno contratto o diffondono il “CoVID-19”, a causa della presenza di malattie contaggiose di alcuni animali in Cina, solo alcuni animali “vivi” e prodotti animali “non trasformati” possono essere importati dalla Cina in Europa, a causa della presenza del “SARS-CoV-2” in Cina, ad oggi non ci sono prove che gli animali ed i prodotti animali autorizzati dall’ unione Europea all’ importazione in europa possano rappresentare un rischio per i cittadini dell’ Europa.

Ma come mi proteggo dal “CoVID-19” ???

Innanzitutto tramite la conoscenza, mantenersi sempre informati è fondamentale, possiamo farlo sul “sito del ministero della salute” oppure sul sito dell’ “OMS“, ma comunque è bene adottare le seguenti misure:

  • Lavarsi spesso le mani, preferibilmente superare i 30 secondi.
  • Evitare il contatto con persone con malattie respiratorie.
  • Non uscire di casa eccezion fatta per motivi di necessità, adottando le misure di contenimento qui riportate.
  • Evitiamo baci e abbracci, manteniamo i contatti interpersonali restando ad almeno 1 metro di distanza.
  • Starnutiamo e tossiamo in un fazoletto mantenendo così un’ igiene respiratoria, tenedo sempre le mani lontano dalle secrezioni.
  • Non tocchiamo occhi naso e bocca con le mani.
  • Evitiamo scambi di posate piatti e bicchieri.
  • Usiamo sempre la mascherina, se assistiamo persone malate, anche se sospettiamo di essere malati.
  • Puliamo le superfici con detergenti a base di cloro o alcol.
  • Non prendiamo antibiotici o antivirali, affidiamoci ai medici per ogni dubbio o assunzione di farmaci.

Se hai difficoltà respiratorie, presenti febbre o tosse, se hai avuto contatti con persone con malattie respiratorie, che hanno o pensi che possano aver contratto il “CoVID-19”,  rimani in casa, non andare al pronto soccorso o agli studi medici, contatta il tuo medico la guardia medica o il tuo pediatra, “chiama il numero verde della tua regione“, utiliza i numeri di emergenza “112/118“.

Questa è da considerare una descrizione generale, per avere maggiori informazioni a riguardo suggeriamo di consultare il sito dell’ OMS